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Esplosione Corso Martiri: Consoli, “Eliminate potenziali fonti pericolo”

CORSO MARTIRI cataniaIl vicesindaco ha seguito per l’Amministrazione quanto avvenuto dopo la deflagrazione della bombola, probabilmente di un fornello a gas, in un’area di proprietà dell’Istica. La Polizia municipale ha portato via un altro fornelletto da un’altra area, della Tecnis, e le baracche, per ragioni di sicurezza, sono state abbattute dalle ruspe del Comune. L’assessore Villari sta vagliando, con volontari e Presidio leggero, come dare sistemazione a chi utilizzava quei rifugi
“Abbiamo eliminato tutte le potenziali fonti di pericolo per la popolazione”.
Lo ha detto il vice sindaco Marco Consoli intervenuto per l’Amministrazione comunale dopo l’esplosione della bombola, probabilmente di un fornello a gas, in terreno di proprietà della società Istica nell’area di Corso dei Martiri della Libertà. La forte esplosione, avvertita da molti, ha provocato un incendio spento dai Vigili del Fuoco.
“L’Amministrazione comunale – ha detto Consoli – ha più volte sollecitato sia l’Istica sia la Tecnis, proprietaria di un altro terreno dove si trovavano delle baracche, sottolineando la necessità di sgomberare l’area per evitare pericoli per gli stessi occupanti e per la popolazione. Avevamo sollevato l’argomento anche nell’ultima riunione del Comitato per l’Ordine e la Sicurezza pubblica. L’esplosione ci ha dato la possibilità di intervenire, dopo aver chiesto l’autorizzazione sia all’Istica sia alla Tecnis, per bonificare l’area”.
Consoli ha spiegato come la Polizia municipale sia intervenuta ispezionando le baracche, dove non ha trovato alcun occupante ma un fornelletto a gas per cucinare che è stato portato via. Successivamente le baracche, pericolanti, sono state abbattute per ragioni di sicurezza dalle ruspe del Comune.
“L’Amministrazione – ha sottolineato l’assessore al Welfare Angelo Villari -, sta vagliando, con la collaborazione della rete del volontariato e del Presidio leggero, la migliore maniera per dare sistemazione, per quanto provvisoria, a coloro i quali utilizzavano saltuariamente quei rifugi e che, al momento, non si sono presentati”.

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