Contrastare l’emergenza sanitaria, arginare il disastro economico, sono questi i temi più importanti del momento, non certo una crisi politica dai contorni poco chiari che provocherà solo pericolosi ritardi.
I dati Istat, nel frattempo, ci riportano alla realtà. Registrano a dicembre 2020 un calo dell’occupazione rispetto al 2019 dell’1,9% pari a 444.000 occupati in meno. Questo accade, nonostante, il blocco dei licenziamenti e la cassa integrazione.
Analizzando maggiormente i dati scopriamo che i lavoratori indipendenti sono diminuiti di 209.000 unità a fronte dei 444.000 occupati in meno.
“La lettura dei dati, afferma Salvo Mancarella della direzione nazionale di FEDITALIMPRESE nonché l’epidemia e la conseguente crisi economica non possono essere gestite senza una chiara strategia e men che meno con i dolori di pancia delle diverse appartenenze e correnti politiche. Gestire il momento solo a colpi di lockdown e ristori non può essere la soluzione. Per fare questo, fra l’altro, bisogna avere soldi o fare debito. Al contrario era ed è necessario pianificare interventi e sviluppo oltre a rivedere l’organizzazione complessiva del sistema sanitario”.
Non avendo programmato, parallelamente gli aiuti, nulla, si è ottenuto solo il merito di acuire il Gap fra i percettori di redditi garantiti e gli altri per i quali valgono solo le regole di mercato, oltre ad un aumento del disagio sociale a tutti i livelli.
“Una crisi drammatica continua Gianluca Micalizzi presidente di FEDITALIMPRESE, che aumenta anche il divario socio-economico nord/sud per effetto di condizioni pregresse disagiate mai affrontate nella loro reale complessità, è necessario, quindi, dar vita velocemente ad un governo che tenga saldo il timone, navigando in un mare destinato nei prossimi mesi a diventare sempre più agitato”.
Per Feditalimprese, non ci sono le condizioni per tirare a campare in attesa (passiva) di tempi migliori: l’emergenza sanitaria, la crisi economica e occupazionale, la revisione del recovery plan, il debito pubblico che viaggia a livelli insostenibili richiedono un governo forte, autorevole e con una visione chiara sulle strategie da adottare.
I vaccini permetteranno, prima o poi, di arginare la diffusione del virus. Ma la crisi economica presenterà un conto salato alle imprese e ai suoi dipendenti.
Feditalimprese convoca, a tal proposito, il tavolo nazionale per presentare le sue proposte per il prossimo futuro.