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Catania, Al via al centro ZO la mini rassegna Altre Scene Performing Arts Fest

imageIl Centro Culture Contemporanee ZO presenta la mini rassegna Altre Scene Perfoming Art Fest con tre appuntamenti in programma a maggio che rappresentano tre esperienze nel mondo e nei linguaggi delle performing arts, dal circo contemporaneo alla danza e alle contaminazioni con le arti visive.
Una rassegna al via il prossimo 2 maggio che vuole essere anche un assaggio di quello che il pubblico di ZO vedrà a cominciare dalla prossima stagione artistica del cartellone di Altre Scene che si arricchisce di una nuova sezione dedicata alle arti performative e alla video-danza curata dalla coreografa Emma Scialfa. Una proposta quella di ZO già ricca di eventi di qualità scelti dal direttore artistico Sergio Zinna affiancato da Felicita Platania, responsabile organizzativa ZO, e dal regista Salvo Gennuso di Statale 114. E quest’anno la novità sarà il ritorno di Emma Scialfa e della sua compagnia Motomimetico, amata da pubblico catanese con una ventennale esperienza maturata all’Estero. Emma ha mosso i primi passi nel Balletto statale di Monaco, alla London Contemporary Dance School e presso il Centre de Danse Contemporaine di Peter Goss a Parigi. Dal 1991 al 1998 ha danzato nel Ballet Theatre Ensemble diretto da Micha Van Hoeche, visitando i più grossi teatri italiani (Reggio di Parma, la Scala di Milano e il piccolo di Milano)partecipando a rassegne internazionali come il Festival di Teatro di Bogotà al Teatro de la Monnaie di Bruxelles, il Ravenna Festival, Taormina arte, il Festival di Spoleto, il Festival Internazionale di Teatro di Sitges. Nel 1998 costituisce la compagnia di teatro-danza MotoMimetico.
Il Centro ZO sin dalla sua nascita si è posto come obiettivo gli scambi culturali, attraverso partnership e co-produzioni, con strutture e istituzioni culturali del panorama internazionale, con una particolare attenzione all’area euro-mediterranea. Lontano dall’idea di spazio museale, luogo aperto alla contaminazione fra i diversi linguaggi espressivi e alla sperimentazione culturale, Zo fa della modularità e della versatilità un punto di forza, stimolando nuove modalità di fruizione degli eventi e la formazione di un nuovo pubblico. Dal centro del Mediterraneo, Zo si propone quindi come nodo di un ampio circuito culturale internazionale, punto di convergenza e ponte tra le culture innovative del nord e del sud del mondo.
Non è casuale la scelta del primo appuntamento di Altre Scene Perfoming Art Fest di venerdì 2 maggio. La compagnia "sub-europea" My!laika con Popcorn machine, proporrà uno spettacolo inusuale in cui in un paesaggio elettrico un futuro assurdo coesiste con un passato sconosciuto. In scena quattro artisti internazionali, tra cui il siciliano Salvatore Frasca, il giocoliere nel ruolo di “Paolino”, che condividono un senso dell'umorismo assurdo e dadaista, in un universo scenografico post-apocalittico e presenta Una serie continua di eventi indeterminati e conseguenze improbabili coinvolge tre carismatiche ragazze e un uomo, che muore di continuo, in situazioni estreme e assurde. Una tigre cade dal cielo, la fontana di Trevi si trasforma in un fungo atomico, Elvira vende l'apocalisse in promozione speciale. Un ventilatore accarezza un vulcano di Popcorn.
La metafora del Popcorn assume significato nella sua metamorfosi esplosiva. L'attenzione del pubblico si catalizza su dettagli scenici: una Barbie balla, la corda ruvida del trapezio segna il corpo di Elvira, un uomo muore… Il circo secondo My!Laika.
Il 15 e 16 maggio sarà la volta della provocatoria pay preview performance "Grandi Speranze" in cui la coreografa Emma Scialfa e la compagnia Motomimetico svendono danza e teatro e mettono lo spettatore al centro della storia. L’acquirente, scegliendo tra allettantissimi “Menù” composti di svariati e appetitosi mix di azioni teatrali, gesti coreografici, immagini e pensieri, di fatto partecipa ad una vera e propria compravendita delle gesta dei performers. Lo spettatore si riserva quindi il diritto di poter assistere allo show, ma se non comprerà, non vedrà!
Una piccola provocazione che vuole sensibilizzare il pubblico che, semplicemente guardando, sosterrà la difficile impresa di vivere la condizione di un professionista della danza di questi tempi.
Il 22 e il 23 maggio in scena la performance "Animal Spirits", secondo studio realizzato dagli studenti del Dipartimento di Scenografia dell’Accademia di Belle Arti di Catania, nato nel laboratorio del Workshop tenuto da Daniela Orlando e Umberto Naso, dove la carta – e le sue infinite declinazioni – rimane il materiale sovrano di ricerca ed esplora il mondo animale ispirando forme e contenuti attraverso la favola forse, frammenti di storie e racconti, stralci di visioni, scherzi, sogni, suoni.

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