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Berlusconi: “Se non c’è impresa non c’è ripresa”

-ROMA- Ieri sera, ospite in una trasmissione di Mediaset, Silvio Berlusconi, tra gli argomenti trattati ha affrontato in particolare quello riguardante le imprese, nel suo progetto elettorale, infatti, al primo posto ci sono le imprese da salvare, da risollevare.

“Per tornare fuori dalla spirale recessiva in cui il governo Monti ci ha cacciato ci si deve tirar su le maniche e lavorare duro partendo dal supporto all’impresa. Senza impresa non c’è ripresa”, ha detto ancora Silvio Berlusconi a “Italia domanda”. E’ necessaria, continua Berlusconi, “La riduzione del carico fiscale e inoltre necessario togliere di mezzo tutti i vincoli della burocrazia che sono una camicia di forza per le imprese, a partire dai controlli ex ante,e soprattutto ridare il credito alle imprese”.

Durante l’intervista, gli viene imputato di non aver fatto riforme a favore delle assunzioni. “E’ esattamente il contrario, ribatte il Cavaliere, ho fatto con il povero Biagi la riforma del mercato del lavoro e oggi propongo che un’impresa che assume un giovane disoccupato non paghi contributi e imposte, ma solo i soldi che entrano in tasca al nuovo assunto, per i primi 5 anni di lavoro”. “Con la riforma Fornero ci sono regole più rigide per entrare nelle imprese – aggiunge Berlusconi – e 37 giovani su 100 non trovano lavoro”.

Riguardo l’abolizione dell’Imu, la promessa di Berlusconi, che sostiene di aver già programmato i primi provvedimenti del suo ipotetico governo, in caso di vittoria: “Noi nel primo consiglio dei ministri abbiamo già un dl che prevede abrogazione dell’Imu sulla prima casa e sappiamo già dove andare a prendere i soldi, così come è avvenuto con l’ici nel 2008. La casa non deve essere toccata da nessuna imposta.
Con questa imposizione e la rivalutazione dei valori catastali l’Italia è il secondo paese in Ue per imposizioni sulla casa. Noi crediamo che sia stata un’imposta che non doveva essere messa.Siamo stati costretti a votare questo provvedimento per non far cadere il governo dopo qualche giorno dal suo insediamento”.

La trasmissione cambia tono per qualche minuto, quando Fiorello, irrompe nella puntata, in collegamento esterno con una uno speciale della sua “Edicola”: «Io un matrimonio gay con lei lo avrei fatto, visti gli alimenti che deve versare», riferendosi all’ex moglie del Cavaliere.
«Fiorello è il mio tipo, non sarei contrario», replica Berlusconi, «ma se ci dovessimo separare, con tutto quello che mi hanno portato via, sarebbe lui a dovermi versare gli alimenti».

Non sono mancati gli attacchi a Mario Monti «un professore che è arrivato e che è sempre stato abituato a confrontarsi dalla cattedra, che guarda l’economia dal buco della serratura. È un Monti – dice Berlusconi – che è vissuto nell’utero protettivo dello Stato, delle università statali, mentre io capisco i bisogni gente».

«Sto preparando un nuovo contratto con gli italiani, conclude il leader del Pdl. Abbiamo depositato un nuovo programma, entro 15 giorni avrò la possibilità di presentarlo agli italiani». «Monti, aggiunge, presenterà invece un contratto con i cittadini tedeschi».

Rosita Cantale Aeo

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