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CRISI: A NATALE ULTERIORE CALO DEI CONSUMI

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Ancora un Natale di austerity per le famiglie italiane, costrette a tagliare le spese durante le prossime festività per far quadrare i bilanci. Lo afferma il Codacons, che ha svolto una indagine per verificare la propensione al consumo dei cittadini durante le feste di Natale oramai alle porte. Allo stato attuale – spiega l’associazione – le famiglie italiane interpellate prevedono una ulteriore riduzione dei consumi tipici delle festività natalizie, che caleranno in media del 7,5% rispetto al 2012. La spesa procapite prevista per le feste di dicembre, e omnicomprensiva di regali, spese per la casa, alimentari, viaggi, ecc., scenderà a una media di 173 euro. Tra i settori dove i cittadini prevedono di tagliare maggiormente gli acquisti, troviamo abbigliamento e calzature (-11%), arredo per la casa (-10%), viaggi (-8,5%) e ristorazione (-8%). Andrà meglio invece per i comparti giocattoli, elettronica e hi-tech e alimentari, settori per i quali le famiglie al momento non intendono applicare tagli drastici. Per quanto riguarda invece i prezzi dei classici prodotti natalizi, già da settimane in vendita nei negozi e presso i centri commerciali, il Codacons rileva come, rispetto allo scorso anno, rimangano stabili i listini dell’albero di Natale vero, mentre appaiono in crescita i prezzi dell’albero sintetico, a causa dei modelli sempre più all’avanguardia immessi sul mercato. Sostanzialmente stabili o in leggera crescita anche i listini di panettoni e pandori e prodotti alimentati tipici del Natale. Tuttavia – spiega il Codacons – il dato non deve trarre in inganno: si tratta di beni i cui prezzi variano sensibilmente al rialzo con l’avvicinarsi dei giorni di festa.

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