Home » Informazione » Politica » Indulto, Grillo attacca Napolitano “Le lacrime napulitane sono sospette”

Indulto, Grillo attacca Napolitano “Le lacrime napulitane sono sospette”

Blog GrilloBeppe Grillo dal suo blog attacca Napolitano e gli ricorda che il piano carceri presentato a luglio dal M5S non ha avuto risposta.
“Ieri il presidente dei partiti (in quanto eletto dai loro nominati) Giorgio Napolitano ha detto che il M5S ha un chiodo fisso e se ne frega dei problemi della gente e del Paese in merito alla sua proposta di indulto e amnistia per liberare le carceri. Sulla proposta di Napolitano per l’amnistia e l’indulto “Il sospetto che questo appello avvenga per salvare Berlusconi e una miriade di colletti bianchi è lecito. Le lacrime napulitane versate per coloro che sono detenuti sono sospette da parte di chi è parte fondante di questa classe politica dal 1953 ed è ora nel suo ottavo anno di presidenza”. Così il leader del M5S.
“Lei sa meglio di chiunque, continua Grillo, che l’amnistia e l’indulto non risolvono il problema delle carceri e aggraveranno i conflitti sociali come è successo con l’indulto del 2006 del mancato carcerato Mastella. Perché lo fa allora, signor Presidente? Lei dovrebbe essere super partes e non lo è quando attacca il M5S, che rappresenta otto milioni e mezzo di italiani, che ha restituito i finanziamenti elettorali, che si è tagliato gli stipendi, che sta ogni giorno nel Paese e tra la gente al contrario del Palazzo che lei rappresenta, signor Presidente”
“Le carceri sono piene perché molte sono inutilizzate, perché leggi inutili e dannose come la Fini-Giovanardi sono in vigore, perché i cittadini extracomunitari e comunitari detenuti non vengono mandati nel loro Paese a scontare la pena. Cosa ha fatto su questi punti, signor Presidente? Con quale urgenza si è mosso in questi anni? Si è svegliato ora con una soluzione che non risolve nulla perché la maggior parte di chi verrà scarcerato in pochi mesi tornerà in galera, ruberà ancora, minaccerà ancora, si macchierà degli stessi reati. E il richiamo per i delinquenti degli altri Paesi diventerà una sirena irresistibile: “In Italia si può fare ciò che si vuole: passaparola!”.
Grillo accusa anche il Capo dello Stato di non essere super partes. “Lei dovrebbe esserlo e non lo è quando attacca il M5S, che rappresenta otto milioni e mezzo di italiani”. Noi, continua, “abbiamo un chiodo fisso, l’onestà, e non lo baratteremo con nessuno. Noi non molleremo, si metta l’animo in pace. Cca’ nisciuno è fesso”.

Lascia un Commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.I campi obbligatori sono evidenziati *

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.