Terzo test nucleare in Corea Del Nord, Seul chiede ed ottiene urgente riunione Onu

Seul – Ancora la Corea del Nord  ed ancora un altro test nucleare, il suo terzo, realizzato sotterra. A confermarlo lo stesso regime di Pyongyang, che ha tenuto a far sapere che il test e stato realizzato con “successo” ed in maniera sicura. Tutto sotto controllo allora… . L’annuncio e’ arrivato a tre ore di distanza da una insolita registrazione di attività sismica proprio nell’area in cui si sarebbe svolto il test, un luogo quasi al confine con la Cina, esattamente nella zona in cui si trova la base di Punggye-ri, in cui sarebbe avvenuta la detonazione. Ovviamente questo ulteriore test è stato immediatamente giudicato offensivo da Russia e Giappone e il governo di Seul ha immediatamente chiesto una riunione urgente del Consiglio di Sicurezza dell’Onu, del quale proprio la Corea del Sud è attualmente il paese presidente di turno, che è già stata fissata per oggi, al Palazzo di Vetro di New York alle 9 ora locale, le 15 in Italia.

Condanne a questo ulteriore gesto non autorizzato sono arrivate anche dal segretario generale dell’ Onu, Ban Ki-moon, che ha sottolineato come il test sia una ulteriore “ chiara e grave violazione” delle risoluzioni Onu.  In seguito al test appena eseguito, il Giappone ha fatto sapere di voler misurare le radiazioni ed inviare quindi nell’area incriminata aerei militari in grado di prelevare campioni di aria. Il ministro della Difesa, Itsunori Onodera, ha convocato un meeting con alti ufficiali e ordinato alle forze aeree di prepararsi. Secondo i media locali, gli aerei partiranno da tre diversi basi giapponesi, nelle prossime ore.
L’ordigno fatto esplodere, secondo una prima stima del Ministero della Difesa di Seul, dovrebbe essere di 10 chilotoni o più, un ordigno molto pericoloso se si pensa che un chilotone indica l’energia liberata da un’esplosione pari alla quantità di mille tonnellate di tritolo. La Comprehensive Nuclear Test Ban Treaty Organisation (Ctbto), agenzia di controllo sui test nucleari con sede a Vienna, riferisce che l’inconsueta attività sismica rilevata in Corea del Nord ha «chiare caratteristiche simili a esplosioni», in un luogo «grosso modo congruente» con gli esperimenti fatti da Pyongyang nel 2006 e nel 2009.