Insieme per la Terra, oggi festeggia il primo anno di vita, un anno record, il sito internet dell’associazione fenomeno nel settore agricolo ed agroalimentare ha registrato 11.500.000 accessi, 900.000 pagine viste, 500.000 numeri di visite, 400.000 visitatori diversi, senza considerare i quasi 12.000 “Mi piace” sulla pagina Facebook ufficiale. L’associazione fondata dall’attuale presidente nazionale, Nicola Gozzoli, non solo sta costruendo una fitta rete con altre no profit sparse per lo stivale ma anche ha realizzato dei collegamenti internazionali con Mosca, Bruxelles, America.
La tutela e la promozione del Made in Italy viene posto davanti a tutto e a tutti, insieme all’etichettatura, il consumo di prodotti locali, il recupero delle tradizioni enogastronomiche, la tutela della biodiversità, l’attenzione verso la salute del consumatore, se la politica sbaglia nei contenuti ecco arrivare l’intervento di Insieme per la Terra senza usare mezzi termini o toni parsimoniosi tipici dei tesserati di turno.
“la nostra crescita, afferma Nicola Gozzoli presidente di Insieme per la Terra, dimostra ancora una volta che gli agricoltori e gli allevatori italiani sono stati lasciati soli sia dai sindacati agricoli sia dalla politica. Abbiamo fatto parecchio lavoro ma dobbiamo insistere ancora di più con nuovi progetti oltre a potenziare quelli in corso”.
Nei tantissimi interventi pubblicati sul sito web dell’associazione compaiono, oltre ai componenti del Direttivo, anche nomi illustri tra cui la naturopata Francesca Perego, il tecnico sportivo juventino Matteo Pincella, il Presidente dell’Istituto di Ricerca Prout Tarcisio Bonotto.
Non mancano sicuramente idee, progetti, si passa dal progetto commerciale russo alla ricerca universitaria sul latte, dal progetto del rilancio per i consumi dei prodotti italiani al sostegno dello sport portavoce dell’agroalimentare nostrano.
Come non parlare della Denominazione Comunale di Origine (Deco) che tanto ha infiammato la politica della nostra Città e della provincia.
Condanna senza appello è invece riservata alla GDO che propone prodotti a marchio stranieri, senza parlare dei politici e dei sindacati che sostengono il TTIP ed il CETA.