Facente parte di una sequenza ininterrotta di chiese e monasteri che popolano via Crociferi, la chiesa di S.Benedetto rappresenta il momento più alto del decorativismo tardo-barocco catanese. L’attuale aspetto della chiesa risale alla sua costruzione dopo il terremoto del 1693 che aveva distrutto l’antico tempio adorno di pitture sculture,marmi e arredi preziosi. In quel tragico evento morirono 55 delle 60 religiose che vivevano negli edifici sorti accanto alla chiesa.Nel Luglio dello stesso anno si cominciò a costruire il nuovo monastero, nel 1704 fu innalzato l’arco di S.Benedetto e nel 1708 cominciarono i lavori di sgombero e ricostruzione della grande chiesa. La (autore ignoto) è in pietra calcarea con il primo ordine segnato dalle semicolonne con capitello che sorreggono una trabeazione dentellata e un timpano spezzato con le allegorie della”Temperanza” e della “Fortezza”. Altre statue a tutto tondo, che caratterizzano la teatralità barocca tendente a trasformare le chiese in scenografie teatrali, rendono plastico il prospetto sul quale spicca il grande portone con le storie di S.Benedetto. L’interno è preceduto da un vestibolo con pavimenti realizzati con marmo policromo; doppie gradinate a tenaglia sono sottolineate da una balaustrata sinuosa su cui poggiano otto figure di angeli. Alla fine della scalinata ,si trova una bussola a vetri incisi realizzata nel secolo passato. La chiesa, ad unica navata, è illuminata dalla luce che penetra dai 6 finestroni posti sulla volta e dai candelieri a triplice voluta che poggiano sulla trabeazione. Recuperati dalle rovine del terremoto, i marmi policromi del tardo Settecento furono utilizzati per realizzare il bellissimo pavimento. L’altare maggiore fatto di pietre dure, argento di bolla e oro zecchini veneziani, fu eseguito tra il 1792 e il 1795,da V. Todaro e da B. Matteo. Nella calotta absidale,affrescata dal messinese G. Tuccari vi è la scena dell’incoronazione della Vergine.La volta anch’essa opera del Tuccari, fu decorata con episodi che narrano la vita e l’opera di S. Benedetto. Sopra la bussola a vetri ,si trova la settecentesca cantoria dorata, dietro la quale,si nascondevano le religiose per seguire messa e le sacre celebrazioni.Si trovano al suo interno diverse opere:”Immacolata”di S. Lo Monaco,”S.Benedetto” di M.Rapisardi, l’altare del SS Crocifisso con il fondo di marmo scuro, il” martirio di S.Agata”(autore ignoto datato 1776). Giuseppe Coco