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Sanità: Bianco e Borsellino su Riforma e Città Metropolitane

“Ci vuole coraggio e noi dobbiamo averlo per completare il processo di riforma della Sanità”. Un grande applauso ha salutato l’affermazione con cui l’assessore regionale Lucia Borsellino ha concluso, con Enzo Bianco, l’incontro sul tema “Una Sanità a misura di città” svoltosi nell’Hotel Parco degli Aragonesi a Catania.
Un incontro al quale, come ha sottolineato l’Assessore, erano “presenti tutti gli attori che concorrono alla pianificazione del Sistema sanitario di quella che sarà la Città Metropolitana”. Tutti concordi nell’apprezzamento dell’idea di Enzo Bianco di una pianificazione sanitaria territoriale realizzata “in una visione moderna e unitaria della città” da una “Conferenza permanente sulla Sanità guidata dal sindaco della Città Metropolitana e composta dai direttori generali delle aziende sanitaria, ospedaliere e universitarie, che unisca capacità di ascolto e di indirizzo”. Altro progetto importante sarà l’istituzione della Consulta permanente della Salute, “della quale faranno parte tutti i soggetti interessati al mondo sanitario, dei medici, al personale ospedaliero, alle associazioni dei malati”.
“I sindaci delle Città Metropolitane – ha spiegato Bianco – non potranno non occuparsi di Sanità, ovviamente senza interferire nelle questioni gestionali, ma per discutere della pianificazione strategica che non può che essere unica: un ospedale non può essere un’isola, ma bisogna ragionare come sistema, con un dialogo continuo, lavorando per incrociare domanda e offerta. E privilegiando quella componente sociosanitaria che, se funziona, alleggerisce la pressione sulle strutture sanitarie”.
Un modello che tutti, dall’Assessore al parterre di addetti ai lavori, hanno mostrato di apprezzare. Lucia Borsellino anzi, pur sottolineando come “l’ambito di organizzazione più difficile” sia quello della città metropolitana, “dove ci sono più aziende ospedaliere”, ha detto di “cogliere con molto favore tutte le sollecitazioni arrivate”. E ha tracciato un’idea di programmazione territoriale in cui “la relazione è orizzontale, si coopera tutti e i manager delle aziende agiscono di concerto con i rappresentanti dei cittadini”. Il primo passo di “un cammino etico in cui è indispensabile la passione, senza la quale non si trova la convergenza d’interessi per raggiungere un così alto obiettivo”.
Numerosi e qualificati gli interventi del dibattito, moderato da Giovanni D’Avola (Federsanità Anci Sicilia), e al quale hanno preso parte Francesco Basile, direttore della scuola di Medicina e Chirurgia di Catania, Alberto Lomeo, primario di Cardiochirurgia del Cannizzaro ed esponente della Conferenza della Salute di Catania, i commissari straordinari del Cannizzaro Paolo Cantaro, del Garibaldi Angelo Pellicanò, del Policlinico Vittorio Emanuele Antonio Lazzara, dell’Asp di Catania Gaetano Sirna. Sono intervenuti inoltre Riccardo Spampinato, segretario regionale Cimo, Rosario Buttò, segretario provinciale Sumai, Maurizio D’Urso, segretario provinciale Snamid, Gigi Nesi, vice segretario regionale Aiop, Mimmo Grimaldi, segretario provinciale Fimmg, Fiorentino Trojano, segretario provinciale Cgil Medici nonché assessore designato da Bianco, Enzo Rapisarda, segretario provinciale Sin.
Il candidato sindaco Bianco, gli addetti ai lavori e l’assessore Borsellino si sono ritrovati, insomma, tutti sul concetto di massima integrazione tra le varie componenti del sistema. Da qui la proposta di Bianco di riprendere a discutere, dopo oltre dieci anni di silenzio, per pianificare in ambito Sanitario integrato – che comprende per esempio anche la mobilità – in una visione moderna e unitaria della città.

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