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Bianco a Pulvirenti: stadio Librino, lavori dalla seconda metà del 2013

Secondo il candidato sindaco, in visita al presidente rossazzurro a Torre del Grifo, si potrebbe arrivare all’obiettivo facendo approvare con somma urgenza la legge sugli impianti

Catania, 2 aprile 2013 – “Darò sostegno a livello politico parlamentare anche con il governo del presidente Letta perché la legge sugli stadi, condizione essenziale del progetto del nuovo impianto di Librino, venga approvato al più presto”. Lo ha detto il candidato sindaco Enzo Bianco al presidente del Catania Antonino Pulvirenti durante la conferenza stampa al termine della visita nella sede di Torre del Grifo Village.

Bianco Pulvirenti Inoltre, secondo Bianco, i lavori per il nuovo stadio potrebbero cominciare addirittura nella seconda metà dell’anno: “la legge – ha spiegato – potrebbe essere varata in soli due mesi perché, prima che venissero sciolte le Camere, era stata già approvata da un ramo del Parlamento e ci sono dunque le condizioni perché ne venga dichiarata la somma urgenza”.
Bianco ha inoltre sottolineato come realizzare il nuovo impianto consenta di ottenere un doppio beneficio: liberare il quartiere di Cibali, paralizzato per via degli spazi angusti dalla presenza dello stadio, e trasferirlo in un quartiere, Librino, che verrebbe così riqualificato anche dalla presenza degli uffici.

“Troveremo inoltre – ha concluso – come tutelare realtà magnifiche come quella dei Briganti di rugby, che con grande dignità hanno compiuto a Librino uno straordinario lavoro sotto il profilo sociale”.
Pulvirenti ha ringraziato Bianco per la visita e “per la sua volontà di occuparsi del futuro dell’impiantistica sportiva catanese”, spiegando come il Massimino, peraltro ristrutturato proprio sotto l’ultima amministrazione Bianco, con i suoi 20.000 posti sia ormai assolutamente inadeguato. Il nuovo impianto ne conterebbe 33.000, “consentendo dunque una politica dei prezzi ben diversa, e potrebbe offrire, come avviene all’estero, servizi per la famiglia che vuol trascorrere una giornata all’aria aperta godendosi uno spettacolo sportivo ma anche mangiando e facendo shopping”.
“Il calcio – ha detto Pulvirenti – deve essere una festa. Invece al Cibali, tra inferriate e grate, sembra di andare alla guerra. Occorre superare questo momento”.

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