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Catania, Bianco incontra Rete Imprese per l’Italia

CATANIA 19 marzo 2013 – Lunga ed approfondita riunione di lavoro tra il sen. Enzo Bianco, candidato a sindaco di Catania, e i massimi rappresentanti catanesi di Rete imprese per l’Italia, Riccardo Galimberti (Presidente Confcommercio Catania), Francesco Sorbello (Vicedirettore Gen. Confcommercio Catania), Tonino Barone e Totò Bonura (rispettivamente presidente Confartigianato e direttore CNA), Enza Lombardo e Salvo Politino (Presidente e direttore Confsercenti), Dario Pistorio (Fipe), Nico Torrisi (Federalberghi), Ignazio Ragusa (Stabilimenti balneari), Franz Cannizzo (Bed and breakfast), Josè Recca (Presidente Giovani imprenditori di Confcommercio), Giovanni Saguto (Presidente Ascom Catania), Ugo Longobardo e Marzio D’Emilio (Direttivo Ascom), Pino Bulla (Assotir – Trasporti), Louis Laudònia (Resp. Centro Commerciale naturale Via Etnea). Nei locali della Confcommercio si è discusso delle patologie della città e di alcuni aspetti importanti, le cosiddette “idee bandiera”, già condivise nel corso di precedenti incontri con le varie categorie: un piano per la mobilità realizzato per valorizzare i contenuti economici e commerciali della città; una “città aperta, sempre fruibile dove puntare sul turismo, in particolare quello di qualità, congressuale e croceristico; un piano dei mercati storici, soprattutto piazza Carlo Alberto; dialogo ed ascolto preventivo tra amministrazione comunale e categorie; incentivazione del rispetto delle regole e il rientro nella legalità; la “Playa sempre” da rendere fruibile tutto l’anno; la trasparenza amministrativa e la diminuzione drastica dei fitti passivi; apertura del porto alla città; la valorizzazione finalmente concreta dei centri commerciali naturali. I rappresentanti delle categorie ed Enzo Bianco hanno pienamente condiviso la necessità di un confronto sempre più approfondito attraverso una visione chiara delle tante risorse che Catania già possiede, dal mare all’architettura fino alle capacità imprenditoriali, e degli interventi realizzabili nel prossimo quinquennio per la “città che verrà”.

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