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Auto: crollano le vendite, anche a causa dei costi proibitivi per il mantenimento delle automobili

“Purtroppo non c’è proprio nulla da sorprendersi se le immatricolazioni delle automobili sono tornate ai livelli di 33 anni fa!” – dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, Presidenti di Federconsumatori e Adusbef.

A determinare questa preoccupante caduta, da un lato hanno sicuramente contribuito il potere di acquisto delle famiglie ai minimi storici (dal 2008 è crollato del -13,2%) e la forte frenata dell’indebitamento e, dall’altro, i costi ormai proibitivi per il mantenimento delle automobili (in primis i carburanti).

Basti pensare che, come recentemente monitorato dall’Osservatorio Nazionale Federconsumatori, nel 2012, tra polizze rc auto, pedaggi autostradali e nuovi record raggiunti dai prezzi dei carburanti, complessivamente gli aumenti a carico di un automobilista sono stati pari a +481 Euro nel caso di un’auto a benzina, di +538 Euro, invece, per un’auto a gasolio.

A pesare fortemente su questo andamento, inoltre, il mancato avvio di ecoincentivi per l’anno trascorso, che di certo non ha aiutato il mercato dell’auto già in forte crisi dagli anni precedenti.

È evidente che, per contrastare tale tendenza, è fondamentale rimettere in moto la domanda di mercato, agendo da un lato sul potere di acquisto delle famiglie (attraverso una detassazione per il reddito fisso) e, dall’altro, in direzione di un calmieramento delle polizze rc auto e dei prezzi dei carburanti (attraverso una completa liberalizzazione della rete di distribuzione ed una riduzione delle accise di almeno 6 centesimi).

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