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Vertenza UBIS-Unicredit. Sindaco Palermo scrive a vertici Unicredit

PALERMO: Il Sindaco di Palermo Leoluca Orlando ha inviato una lettera al Presidente del Gruppo Unicredit Giuseppe Di Vita e al CEO della società UBIS, Paolo Cederle, intervenendo sulla vertenza della UBIS, la società del Gruppo bancario che si occupa di servizi informatici ed Information Technology.

Ormai da diverse settimane, a seguito dell’avvio di alcuni progetti di ristrutturazione che porteranno alla nascita di nuove società partecipate in minoranza da Ubis e/o Unicredit, si susseguono infatti voci di possibili gravi ripercussioni sui lavoratori, con l’estromissione di oltre 800 dipendenti, di cui una buona parte a Palermo.

 

Di seguito la lettera inviata da Orlando

 

Dott. Giuseppe Vita
Presidente di Unicredit Group

Dott. Paolo Cederle
CEO di Ubis-Unicredit

 

Nei giorni scorsi, rappresentanti dei lavoratori del polo palermitano della Ubis-Unicredit, hanno rappresentato  all’Amministrazione comunale la preoccupazione per le notizie sempre più insistenti che riportano l’intenzione dell’azienda di esternalizzare alcune delle proprie attività o di cedere rami d’azienda a soggetti terzi, partecipati in
minoranza dalla stessa Ubis.

In particolare, sono state manifestate le preoccupazioni riguardanti l’implementazione del progetto “Newton” che, secondo quanto si è avuto modo di apprendere dagli organi di stampa, potrebbe portare alla “estromissione dal perimetro del Gruppo Unicredit” per ben 800 lavoratori su scala nazionale. Una quota consistente di tali “estromissioni” dovrebbe coinvolgere proprio i lavoratori del polo palermitano.

Tali processi di “estromissione” del personale comporterebbero per i lavoratori coinvolti altissimi rischi in merito alla stabilità e alla garanzia del nuovo rapporto instaurato nell’ambito delle joint-venture che Ubis sta creando, in particolare alla luce del fatto che nei nuovi assetti societari, secondo quanto riferito dai lavoratori e riportato dalle organizzazioni sindacali, Ubis avrebbe quote di minoranza e non sarebbero assicurate le garanzie offerte dai CCLN in atto applicati, con prevedibili conseguenze occupazionali negative anche per i lavoratori dell’indotto.

In presenza di vertenze analoghe, ancora lo scorso febbraio, sia Unicredit che Ubis hanno sottoscritto con le Organizzazioni sindacali degli accordi che hanno di fatto garantito ai lavoratori, pur tenendo presenti le necessità aziendali connesse alle nuove strategie e politiche del Gruppo Unicredit, una sicurezza legata all’impegno complessivo del Gruppo al riassorbimento di quei lavoratori che dovessero essere coinvolti in situazioni di “tensioni occupazionali”
(accordo del 27/02/2012) per problematiche connesse a decisioni del Gruppo.

Nella situazione attuale e con riferimento al progetto “Newton” non è chiaro se le garanzie previste da quell’intesa con le parti sindacali, asseritamente destinate “a tutti i dipendenti di UBIS in servizio alla data del presente accordo” siano effettivamente valide, anche a seguito di successive dichiarazioni rese alle Oo.Ss. che sembrano andare in direzione diversa.

L’Amministrazione comunale ha, in questi mesi successivi al suo insediamento, operato per mitigare, nel contesto cittadino, gli effetti della crisi in atto, svolgendo in diverse occasioni un ruolo di mediazione fra le parti e favorendo il raggiungimento di intese. Comprenderete bene quindi che le preoccupazioni espresse dai lavoratori sono preoccupazioni proprie dell’Amministrazione comunale, che non può non sentirsi stimolata a svolgere un ruolo attivo, ogni qualvolta si paventi un rischio occupazionale per la realtà cittadina, già provata da una situazione di crisi che coinvolge diverse aziende del nostro territorio.

Ben conoscendo ed apprezzando l’impegno di Unicredit e la sua dichiarata attenzione al rapporto con il territorio, auspico quindi che da parte della società siano forniti chiarimenti sulle effettive garanzie che, nell’ambito delle strategie di sviluppo industriale, saranno offerte ai lavoratori che, nell’ambito di Ubis-Unicredit, dovessero essere coinvolti in attività di esternalizzazione o cessione di rami d’azienda.

Il Sindaco di Palermo
Leoluca Orlando

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