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Nonostante il veto della Comunità Internazionale la Corea Del Nord ha lanciato in orbita il satellite

Dopo il fallimento di aprile e contro il volere della Comunità Internazionale, è’ stato lanciato con successo questa mattina alle 09.50 ora locale, 01.50 in Italia, il razzo che ha messo in orbita un satellite nord-coreano. Immediata è stata la reazione  degli Usa, con la Casa Bianca che ha annunciato ritorsioni e ha parlato di un atto provocatorio che viola le risoluzioni dell’Onu.

Anche la Corea del Sud e il Giappone hanno espresso dura condanna per questo gesto, mentre la Russia si è dichiarata profondamente rammaricata. Perfino la Cina, alleata di Pyongyang, ha criticato l’iniziativa nord-coreana e ha sottolineato che devono essere rispettate le risoluzioni Onu che vietano l’uso di strumenti balistici.

Il lancio è avvenuto con condizioni meteorologiche favorevoli, con rotta a sud, con un primo stadio caduto nel Mar Giallo, un secondo nel Mar Cinese Orientale a circa 300 chilometri a sud ovest della penisola coreana, ed un terzo nell’Oceano Pacifico, 300 km a est delle Filippine.

Secondo il governo giapponese alle ore 10:01 il  “satellite” è passato su Okinawa. Poi la prima separazione presso il Mar Giallo a circa 200 km a ovest della penisola coreana.

La messa in orbita del razzo in questione, che la Corea aveva già spiegato essere un satellite meteorologico, era stata più volte respinta dalla Comunita Internazionale in quanto considerata un possibile test di un vettore a lunga gittata capace di trasportare una testata nucleare. Dopo il lancio il governo giapponese ha tenuto una riunione di emergenza per la sicurezza in mattinata e il primo ministro Yoshihiko Noda ha sottolineato come questa iniziativa  “non sia accettabile” e ha parlato di eventuali sanzioni supplementari da decidere in accordo con la Comunità Internazionale. Ban Ki-moon Segretario generale dell’ONU ha espresso la sua preoccupazione per l’impatto che questo gesto potrà avere sulla pace e la sicurezza nell’intera regione.

La Corea Del Nord dovrà adesso fare i conti con il resto del mondo che non rimarrà immobile ad applaudire l’evento.

Eva Gervasi

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