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Pescherecci sequestrati in Libia. Tumbiolo a Bengasi per seguire il caso insieme alle Autorità diplomatiche

MAZARA DEL VALLO (TP): “L’avvio di un processo di cooperazione tecnica e produttiva nel settore della pesca con il nuovo Governo Libico rappresenta la soluzione dell’annosa e drammatica questione dei sequestri dei pescherecci nella ZPP (Zone di Protezione della Pesca) libica”.

A dichiararlo è stato il Presidente del Distretto della Pesca, Giovanni Tumbiolo, che si trova attualmente a Bengasi per seguire da vicino la vicenda dei due pescherecci mazaresi “Daniela L,” e “Giulia P.G.”, che lo scorso 7 ottobre sono stati sequestrati dai miliziani libici a circa 40 miglia al largo delle coste cirenaiche. Tumbiolo, in sinergia con l’Ambasciata Italiana a Tripoli ed insieme al Console Guido De Sanctis, si è recato al Tribunale di Bengasi per chiedere che la vicenda dei due pescherecci venga affrontata al più presto possibile.

Il Presidente del Distretto, dopo aver fatto visita ai marittimi dei due pescherecci ormeggiati nel porto di Bengasi, ha incontrato i vari gruppi di miliziani al fine di trovare una soluzione per il rilascio dei natanti; complicata infatti appare la situazione del motopesca “Daniela L” che, già sequestrato in passato, secondo le leggi libiche, rischierebbe la confisca.

“Insieme alle autorità diplomatiche italiane abbiamo avviato contatti a tutti i livelli. Speriamo – ha dichiarato Tumbiolo – che il neo Presidente libico Ali Zeidan ed il Presidente della Repubblica Popolare libica, Mohamed Al Magrif, possano accogliere la richiesta di rilascio dei pescherecci”. Inoltre, ieri pomeriggio, invitato dal Presidente della Camera di Commercio di Bengasi, Tumbiolo ha incontrato alcuni imprenditori libici. Previsto invece per domattina un incontro fra lo stesso Presidente del Distretto della Pesca ed il Ministro Libico della Pesca.

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