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Crocetta vince le Elezioni. Movimento 5 Stelle primo partito

Rosario Crocetta, 61 anni, poeta e perito chimico, bersaglio della mafia e gay dichiarato, è il nuovo Presidente della Regione Sicilia. La coalizione per Crocetta vince con oltre il 30% dei voti, battendo Nello Musumeci (25%), Giancarlo Cancelleri (18%), grande sorpresa di queste elezioni, e Gianfranco Miccichè (15%).

Ma chi è Rosario Crocetta?

Sindaco comunista ed europarlamentare di centrosinistra, Crocetta ha lavorato per l’Eni nella sua città e in altre parti del mondo; ha scritto per numerose testate di sinistra e pubblicato un libro di poesie. Dopo varie esperienze come assessore, candidatosi a sindaco a Gela, nel 2002, viene battuto per pochi voti dall’avversario Giovanni Scaglione, ma dopo una denuncia al Tar si da inizio al riconteggio delle schede che miracolosamente consegnano la vittoria a lui. Continuamente minacciato di morte dalla mafia gelese, la Stidda, per aver riorganizzato il sistema degli appalti pubblici, tutt’ora Rosario Crocetta è costretto a vivere sotto scorta. Approdato nel Pd nel 2008 e divenuto nel 2009 europarlamentare, a queste elezioni regionali si era presentato insieme all’UdC. In occasione della vittoria, già chiara nelle prime ore del pomeriggio Rosario Crocetta ha detto: “E’ la storia che cambia con me. In altri tempi uno come me non sarebbe stato eletto, sono riuscito in un miracolo mettendo assieme movimenti non politici e partiti, sono io il vero rivoluzionario, non Grillo che blatera“. Parole che lasciano un po’ perplessi considerando che di fatto Crocetta e i suoi consiglieri dovranno amministrare gli affari pubblici regionali, facendo i conti un nutrito gruppo di rappresentanti del Movimento 5 Stelle di Grillo.

 

Il “Boom” di Grillo

Vera sorpresa di queste elezioni è stato il Movimento 5 stelle, primo partito in Sicilia. Super-Grillo ha attraversato lo stretto a nuoto, ha scalato montagne e ha corso da una piazza all’altra, parlando alla gente che lo ha generosamente ricambiato, riponendo in lui la speranza del vero cambiamento. I “grillini“, così come sono stati ribattezzati i seguaci del Movimento, hanno per l’occasione preparato un video in cui tutti insieme gridano “Boom!”.

Giancarlo Cancelleri, 37 anni, il candidato presidente del movimento, ha sulle spalle sette anni di lavoro come magazziniere in una ditta specializzata nel settore metalmeccanico e da pochi anni lavora come geometra per la stessa azienda. La sua militanza nel partito è iniziata nel 2007 e già nel 2008 promuoveva alle Regionali la lista “Amici di Beppe Grillo“, senza però candidarsi. Beppe Grillo, soddisfatto del risultato ottenuto, adesso pensa alle prossime elezioni politiche ed ha già la mente rivolta in Europa. I consiglieri del M5S hanno dichiarato che mai scenderanno a patti con gli altri partiti. “Nessuna alleanza, nè prima, nè dopo le elezioni“: questo ha dichiarato Giancarlo Cancelleri nel corso dello spoglio. In conseguenza di questi risultati, nel suo blog Beppe Grillo si è definito “capo politico” e “garante” dei propri candidati; inoltre nella sua pagina Facebook scrive: “Fini, Di Pietro e Vendola (e i loro adepti…) per entrare all’ARS dovranno presentare un documento d’identita all’ingresso e ritirare il tesserino visitatori, previa prenotazione naturalmente”.

 

 

Nello Musumeci e il crollo del centro-destra

Le scorse elezioni amministrative regionali, il 14 aprile 2008, furono vinte da Raffaele Lombardo del centrodestra al primo turno con il 65,3% delle preferenze. Adesso i risultati di questa tornata elettorale, parlano di tutt’altri numeri. Nello Musumeci, rispettabile candidato di una destra ormai ridotta ai minimi termini e quindi da ricostruire. Lui, cinquantasette anni portati bene, di cui almeno 30 dedicati alla politica, è molto conosciuto in Sicilia, soprattutto a Catania e provincia per aver ricoperto numerosi ruoli di prestigio, a partire dal 1994, anno in cui venne eletto Presidente della Provincia. E’ stato promotore di iniziative antiusura, fino al 2006 e come Crocetta, ha vissuto per questo sotto scorta. Tre volte parlamentare europeo con Alleanza Nazionale, uscito definitivamente dal partito nel 2005, diede vita al movimento Alleanza Siciliana divenuta poi La Destra. Nel 2011 è approdato a Roma dove ha ricoperto l’incarico di sottosegretario del governo Berlusconi. Molti cittadini siciliani hanno sempre visto in lui una persona capace e onesta.

Ma allora cosa non è andato?

Forse Musumeci è stato una vittima dell’astensionismo, il “partito” siciliano che si è confermato come il più forte e radicato in assoluto, o forse ha pagato lo scotto dell’alleanza con il partito di Berlusconi, che a livello nazionale vive un declino inesorabile. Quel che è certo che anche la Sicilia, una delle roccaforti del centro-destra, inizia da oggi a voltare pagina. Di questi risultati ha parlato Adolfo Urso, promotore della lista Musumeci, sottolineando come la campagnia elettorale del centro-destra si sia svolta tra scandali e dichiarazioni controproducenti.

La delusione di Miccichè

Ex-delfino di Berlusconi, Gianfranco Miccichè ambiva da anni al ruolo di governatore della Sicilia, visto che nel 2008, dopo aver dichiarato la sua candidatura, dovette fare un passo indietro per obbedire alle direttive del Pdl. Sostenuto da Lombardo e dai finiani di Fli, non c’è stato niente da fare. Miccichè fin dalle prime ore dello spoglio è rimasto ancorato alla quarta posizione, proprio dietro Cancelleri. Miccichè ha iniziato la sua carriera politica nel 1994, quando con Forza Italia è stato eletto al Parlamento e, sotto il governo Berlusconi, è stato sottosegretario, vice-ministro e ministro. Nel 2006 è stato presidente dell’Ars. In una nota, commentando i risultati di questa tornata elettorale ha scritto di essere stato, secondo lui, in qualche maniera penalizzato dal movimento di Grillo; ha sottolineato inoltre come i suoi consiglieri saranno comunque presenti all’interno dell’Ars e si è infine congratulato con Rosario Crocetta.

 

Eva Gervasi

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