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La marineria Mazarese paga il prezzo di una guerra dichiarata all’Italia

MAZARA DEL VALLO: “Questa è una guerra dichiarata all’Italia”. Ad affermarlo è stato il Presidente del Distretto Produttivo della Pesca, Giovanni Tumbiolo, il quale questa mattina ha incontrato, a Roma, il Comandante del Reparto Pesca Marittima del Corpo delle Capitanerie di Porto, Contrammiraglio Vincenzo Morante, ed il Direttore Generale del Dipartimento Pesca marittima e acquacoltura del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, Francesco Saverio Abate.

Riferendosi ai recenti sequestri in Tunisia, Libia ed Egitto, alla vicenda del marittimo mazarese Santo Novara trasportato ieri pomeriggio in elicottero da Sfax (dove era stato ricoverato a seguito di un infarto che lo aveva colpito a bordo del peschereccio “Twenty Four”, sequestrato in Tunisia dal 13 settembre al 11 ottobre), ed appreso del sequestro nella notte del motopesca mazarese “Twenty One”, poi rilasciato nella stessa mattinata dalle autorità tunisine, Giovanni Tumbiolo ha dichiarato: “Non ci sono altre parole per descrivere questa situazione ormai paradossale. Questa – ha sottolineato – è una guerra dichiarata all’Italia, il cui prezzo, altissimo, è pagato dalla marineria mazarese”.

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