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L’UNIONE EUROPEA RISARCISCA I DANNI DI GUERRA

“L’Unione Europea risarcisca i danni provocati dalla Guerra del Pesce”. A dichiararlo è stato il Presidente del Distretto Produttivo della Pesca di Mazara del Vallo, Giovanni Tumbiolo, intervenendo al simposio “Olio en Primeur di Sicilia 2012”, presso il Kempiski Hotel-Giardino di Costanza a Mazara.

Tumbiolo – rispondendo alle domande dei giornalisti presenti sulla questione dei sequestri dei pescherecci, in particolare sui continui sequestri avvenuti negli ultimi mesi in Libia – ha sottolineato: “Vi è un’errata convinzione sui rapporti di amicizia fra il popolo libico e quello italiano. La diffidenza nei confronti dei Libici, diffusa in Sicilia ed in Italia, è immotivata, in quanto il popolo libico considera gli Italiani un popolo amico. I danni derivanti dalla persistenza di una zona protetta alla pesca (che si estende fino a 74 miglia dalla linea di base della costa libica) istituita unilateralmente da Gheddafi, ed in generale la cosiddetta ‹Guerra del Pesce›, non sono causati dai popoli amici della sponda Sud ma dalla colpevole e reiterata omissione d’intervento da parte dell’UE nel Mediterraneo”.

I danni economici provocati dalla “Guerra del Pesce”, che dura nel Canale di Sicilia da oltre trent’anni, ha provocato 3 morti fra i nostri pescatori (2 tunisini ed 1 mazarese ma, dalle nostre parti, come è noto, non vi è alcuna differenza) ed ha coinvolto oltre 130 motopesca, cinque dei quali sono stati confiscati e non sono più tornati indietro. “Al danno economico – sostiene Tumbiolo – si deve associare il danno sociale e umano, con vere tragedie per le famiglie dei marinai, provati e allo stremo delle forze. Lo Stato italiano e l’Europa hanno in questi tre decenni sottovalutato il problema e barattato gli interessi dei pescatori con quelli più redditizi delle grandi imprese multinazionali”.

Comunicato Stampa: Distretto Produttivo della Pesca

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