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“FORO PER L’AFRICA ED IL MEDIO ORIENTE ALLARGATO” DIALOGO E COOPERAZIONE A PARTIRE DALLA PESCA

“Il Governo siciliano crede e sosterrà il progetto “Foro per l’Africa ed il Medio Oriente Allargato”; solo unendo le nostre forze potremo far fronte alla spietata concorrenza degli altri grandi sistemi internazionali”. Queste le parole pronunciate dal dott. Sami Ben Abdelaali, Dirigente Regionale alla Cooperazione Agricoltura e Pesca con i Paesi del Mediterraneo e del mondo Arabo, davanti ai numerosi rappresentanti delle Delegazioni estere a conclusione della riunione plenaria dell’Osservatorio della Pesca del Mediterraneo svoltosi ieri, a Palermo, presso la “Sala Rossa” dell’Ars.

Precedentemente alla riunione conclusiva, nello stesso pomeriggio, è stato illustrato l’avanzamento del progetto “Nuove rotte per la Blue Economy” (Misura 5.1.1.-P.O. FERS 2007/2013) che vede attuatori soggetti pubblici e privati ed avente come obiettivo il sostegno e lo sviluppo delle imprese aderenti al Distretto Produttivo della Pesca-COSVAP. I lavori sono proseguiti con la riunione di due tavoli tecnici relativi all’attività dell’Osservatorio nell’ambito del programma “Marine Strategy” ed all’accesso al credito per le imprese della filiera ittica ai sensi della L.R. 25/2011.

La giornata di lavori (iniziata con la discussione della bozza del Rapporto Annuale sulla Pesca ed Acquacoltura in Sicilia 2012) si è conclusa con l’avvio ufficiale della prima tappa del “Foro per l’Africa e il Medio Oriente allargato”. Sono così intervenuti Rappresentanti di Malta, Tunisia, Libia, Turchia, Guinea Equatoriale, Repubblica del Congo, Mauritania, Marocco, Costa d’Avorio, Mozambico, Algeria, Yemen e Oman. “Abbiamo concrete possibilità – ha dichiarato S.E. Simone Santi, Console Onorario del Mozambico – di avviare una cooperazione in diversi settori a partire dalla pesca; tali attività non dovrebbero costituire degli interventi mordi e fuggi ma reali possibilità di crescita reciproca”.

Alla riunione è intervenuta Laura Boldrini, ex portavoce dell’Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati: “Il Mediterraneo in questi anni – ha detto – è stato un mare che ha diviso, un mare in cui migliaia di persone nel tentativo di arrivare in Europa sono morte. Dobbiamo adoperarci affinché esso diventi un mare di pace e luogo naturale di scambi. Questo mare – ha aggiunto la Boldrini – è un bene comune da tutelare nell’interesse di tutti i paesi rivieraschi, così come si propone l’Osservatorio della Pesca del Mediterraneo”.

Il Vescovo della Diocesi di Mazara del Vallo, Mons. Domenico Mogavero, ha affermato: “L’Europa è stata latitante nella gestione delle politiche dell’immigrazione e del Mediterraneo. I pescherecci di Mazara del Vallo, dove equipaggi di culture e religioni diverse convivono pacificamente, costituiscono – ha spiegato il Vescovo- una metafora esistenziale capace di coniugare nel concreto le diversità. E’ necessario pertanto che le istituzioni dialoghino prendendo ad esempio tale modello; o il dialogo o la guerra, non vi è una terza alternativa”.

Il Presidente del Distretto della Pesca, Giovanni Tumbiolo, ha così ribadito: “La pesca rappresenta una vera ambasciatrice di pace, dobbiamo continuare sulla strada del dialogo e rimanere uniti per contribuire al benessere dei nostri popoli”.

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