Roma, 28 gennaio 2015 – “Le multe sul recupero dei crediti autorali della Siae sono non solo spropositate, ma rispondono a una logica di ‘presunzione di colpevolezza’ inaccettabile. Si tratta di una pratica che non risolve il problema strutturale della regolamentazione del diritto d’autore, ma serve solo a fare cassa“.
Lo sostengono i deputati del M5S della Commissione Cultura, che hanno presentato una interrogazione rivolta al ministro Franceschini, a prima firma Sergio Battelli, dopo la notizia diffusa dalla stampa sulle nuove riscossioni delle contravvenzioni per violazione del diritto d’autore contenute nelle “Istruzioni operative propedeutiche all’attivazione del processo di recupero crediti autorali”.
“Abbiamo chiesto al ministro se è a conoscenza del processo di recupero crediti autorali della Siae imposto agli ispettori sul territorio. Tali istruzioni impongono che, una volta accertata l’irregolarità, l’ispettore debba richiedere il pagamento di un corrispettivo per l’intero anno e non solo per il tempo presunto di violazione della legge sul diritto d’autore. Questo consentirebbe alla Siae di incassare il 98% in più: una misura autocratica che assomiglia tanto, troppo, all’usura“.