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CONTRIBUTI PAC, FAVA: IN PAGAMENTO 96 MILIONI A OLTRE 27MILA AZIENDE

gianni favaMilano: “Sulla liquidazione della Pac 2015 mi comunica l’Organismo pagatore regionale (Opr) che sono stati autorizzati i pagamenti della Dichiarazione Unica 2015, per un totale di 96 milioni di euro destinati a 27.368 aziende. I pagamenti saranno liquidati nella prossima settimana”.

A dirlo è l’assessore all’Agricoltura della Lombardia, Gianni Fava, che aggiunge: “Sono stati inoltre calcolati pagamenti per altri 23 milioni di euro, relativi ad altre 2.800 aziende. Questi pagamenti sono al momento bloccati, perché, ha comunicato l’Opr, che come è noto è autonomo rispetto all’assessorato all’Agricoltura, riguardano aziende sottoposte a controllo in loco, aziende con blocchi derivanti da provvedimenti vari, aziende con anomalie sui titoli, aziende con il problema delle Ecological Focus Area lineari, per le quali il calcolo del premio è ancora in fase di perfezionamento”.

Non è possibile, tuttavia, parlare di ritardo nei pagamenti della Pac. “Il termine ultimo per il pagamento della Pac 2015 era il 30 giugno 2016, procrastinato dal commissario europeo Hogan al 15 ottobre prossimo. Non si potrà, fino ad allora, parlare di ritardo nei pagamenti – ammonisce l’assessore Fava -. Certo, per gli agricoltori lombardi la situazione appare insolita, per il fatto che le imprese agricole lombarde davano per scontato ricevere i fondi della Pac entro il mese di luglio dell’anno precedente al saldo, grazie all’anticipo dei fondi Pac per il 70% o addirittura per il 90% nelle aree colpite dal sisma del 2012. Tutto ciò attraverso risorse anticipate da Regione Lombardia”.

Tuttavia, quest’anno non è stato possibile procedere all’anticipo, nonostante il governatore Maroni avesse previsto l’accantonamento dei fondi per garantire come d’abitudine gli anticipi. “Il motivo va ricercato nel fatto che con la nuova Pac sono cambiati totalmente i valori dei titoli, sono stati introdotti pagamenti e dunque titoli a comparti prima esclusi dalle erogazioni, come ad esempio i vigneti. Senza dimenticare la componente del greening, altra novità assoluta della riforma approvata sotto il commissario europeo Ciolos, ma che scontava il fatto di non aver mai avuto una quantificazione”.

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