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Conclusa ieri tra gli applausi la terza edizione di Etnacomics, il festival del fumetto che è diventato un appuntamento fisso

Catania – Tra fumetti, musica, cosplay e tantissimo altro si è conclusa ieri alle ciminiere la terza edizione di “Etnacomics” che ha permesso ancora una volta ad appassionati di manga, anime, e del Giappone, di immergersi completamente per tre giorni in un atmosfera di festa e di fiaba.

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Anche quest’anno, oltre alle bancarelle di fumetti e gadget, che sono state prese d’assalto da appassionati, collezionisti, e da curiosi visitatori, si sono tenuti numerosi laboratori di disegno, di scrittura e di doppiaggio, presentati da personaggi illustri e da vere icone della storia del fumetto. Aree per giochi da tavolo e per videogame e stand con prodotti direttamente importati dal Giappone hanno fatto da coreografia alla manifestazione e, concerti e momenti culturali di grande interesse, come la vestizione del Kimono e la creazione di origami, insieme a numerosi filmati e conferenze, hanno dato modo di conoscere meglio il paese del “Sol levante” e la storia del suo fumetto.

Numerosi, come sempre gli ospiti che si sono succeduti sul palco e nelle sale dedicate alle conferenze e tantissimi i ragazzi che hanno approfittato dell’evento per poter vestire i panni del loro personaggio preferito: anche quest’anno infatti c’erano proprio tutti a sfilare per le bancarelle della manifestazione e a farsi fotografare. Abbiamo incontrato, “Lamù“, “Naruto“, “principi e principesse“, personaggi di spessore come “Darth Fener” e persino il faccino triste di “Edward mani di forbice“.

Molti e interessanti anche quest’anno, i temi delle conferenze che sono sicuramente serviti a conoscere meglio questo oriente, culla del fumetto e di tanto altro.DSC_1194

Grazie ai vari laboratori, aspiranti “mangaka“, così si chiamano in Giappone i disegnatori, hanno potuto mostrare il proprio talento ad artisti famosissimi come “Keiko Ichiguchi“; gli innamorati dell’oriente hanno potuto assistere alle varie cerimonie, come per esempio quella de “la vestizione del kimono”, e i curiosi hanno potuto discutere di numerosi argomenti di cultura generale, in qualche modo pur sempre legati al mondo della fantasia e della cultura orientale.

Tra gli ospiti di quest’anno. tra gli altri Alfredo Castelli, presente anche alla scorsa edizione di Etnacomics, famoso per aver ideato la popolare serie “Martin Mystère, pubblicata a partire dal 1982 da Sergio Bonelli Editore; Bryan e Mary Talbot, entrambi fumettisti: lui ha lasciato il suo segno in serie come Hellblazer (con Jamie Delano), Sandman (con Neil Gaiman), e Batman, e creato “The adventures of Luther Arkwright” e lei, insieme a lui, ha messo le mani su “Dotter of her father’s eyes”, che nel 2012 è arrivato a vincere il “Costa Biography Award“; John Kaminari, corrispondente dal Giappone per “PSM“, che oltre a realizzare rubriche e speciali esclusivi con interviste ai più famosi  game-creator giapponesi è anche attore, doppiatore e reporter per il cinema e la TV giapponese; Gualtiero Cannarsi, dialoghista, traduttore, supervisore e direttore del doppiaggio italiano, esperto di fumetti, anime e del Giappone e attualmente collaboratore della “Lucky Red” per l’adattamento italiano degli anime dello Studio Ghibli.

Sul palco si sono invece alternati: i Parimpampum, band che si esibisce con le cover dei cartoni, ben conosciuti nel mondo dei etnacocosplay, i Superrobots, nella loro formazione originale degli anni ’80, Final Fantasy Italian projectMasako Macaron , idol giapponese nota per i suoi “Vocaloid live show” ed Emanuela Pacotto, doppiatrice, attrice, cantante, voce della bambola Barbie in moltissimi lungometraggi; di Jessie ne “I Pokemon”; di Nami in “One Piece”, di Sakura Haruno in “Naruto” ed ha inoltre recitato il ruolo di Marika nel telefilm italiano “Love me Licia”.

A chiudere ieri la maratona sono state le varie premiazioni, a fumettisti, cosplay e cantanti “idol” in erba e una interessante conferenza sui J-drama, tenuta insieme da John Kaminari, che ha vissuto in prima persona in Giappone la bellissima esperienza della recitazione, e da Gualtiero Cannarsi, nel corso della quale è stata proiettata una puntata di “Samurai Sentai Shinkenger”, nella quale proprio John Kaminari ha recitato nel ruolo di Richard Brown.DSC_1233

John ha colto l’occasione per raccontare la sua esperienza sul set giapponese e ha approfondito, anche con l’aiuto di Gualtiero, quello che è uno degli aspetti più importanti della società giapponese, ovvero il modo in cui gli italiani vengono visti in Giappone, e i curiosi retroscena del mondo dei telefilm giapponesi.. .

Da destra John Kaminari e Gualtiero Cannarsi

Da destra John Kaminari e Gualtiero Cannarsi

A chiudere la manifestazione, tra gli applausi dei giovani, e dei meno giovani, intervenuti sono state ieri sera Masako ed Emanuela Pacotto che si sono esibite sul palco, posto per l’occasione nello spiazzo antistante le Ciminiere.

Gli organizzatori hanno già fatto sapere di essere già pronti a rimboccarsi le maniche per la manifestazione dell’anno prossimo, affinché Etnacomics possa crescere ed affermarsi come una delle migliori manifestazioni del fumetto italiane…

 

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