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Mafia: le mani dei boss sui porti di Palermo e Termini

DIALa Dia ha sequestrato le società di servizio dei porti di Palermo e Termini Imerese, per un valore di 30 milioni di euro. Il provvedimento riguarda Portitalia, New Port, Tcp-Terminal Containers Palermo, Csp-Compagnia Servizi Portuali e la coop Clpg Tutrone, secondo gli inquirenti controllate da affiliati o comunque fiancheggiatori di Cosa nostra.
Tra i soci della “New Port” anche lavoratori della stessa ditta, assieme a esponenti del clan come i due Spadaro, dell’omonima famiglia mafiosa della Kalsa e uno dei quali è nipote del boss ergastolano Tommaso Spadaro. Ma anche Maurizio Gioè, il cui padre Filippo fu ucciso in un agguato nel 2001 e che risulta imparentato con altri mafiosi e Girolamo Buccafusca già condannato a otto anni per associazione mafiosa e tentata estorsione come appartenente al mandamento di Porta Nuova

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