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Saldi: si prevede una contrazione della spesa del -18,8%.

Alla luce del pessimo andamento dei consumi di Natale, crollati del -14%, è evidente che la mancata decisione di anticipare i saldi è stata del tutto fallimentare.
Anticipare le vendite promozionali (come avvenuto in molte città a livello internazionale) avrebbe sicuramente aiutato a registrare un andamento meno disastroso.
Ma vi è di peggio: tale decisione riporterà effetti pesantissimi anche sull’andamento delle vendite a saldo. Le famiglie, infatti, dopo il Natale e le scadenze di fine anno, hanno già esaurito il proprio budget a disposizione per le “spese extra”, quindi saranno pochissimi coloro che si apprestano ad approfittare dei saldi.
Le stime dell’O.N.F. (Osservatorio Nazionale Federconsumatori), basate sull’analisi del proprio campione dislocato in tutto il territorio nazionale (sia nelle piccole che nelle grandi città) prospettano una forte diminuzione della spesa per i saldi, pari al -18,8% rispetto allo scorso anno, in cui vi era già stata una forte contrazione del -19,3% (i dati in dettaglio relativi all’andamento dei saldi invernali 2012 sono reperibili sul sito Federconsumatori all’interno del comunicato stampa del 10/01/2012 http://www.federconsumatori.it/ShowDoc.asp?nid=20120110120955 ).
Diminuisce anche il numero delle famiglie che si dichiarano propense ad acquistare a saldo: saranno il 36%-37%, pari a 8,9 milioni di famiglie.
Diminuisce lievemente anche la spesa media sostenuta dai pochi che approfitteranno dei saldi, pari a 219 Euro a famiglia (per una spesa complessiva di appena 1,95 miliardi di Euro).
Un andamento estremamente negativo che sottolinea, ancora una volta, la necessità di agire urgentemente per un rilancio del potere di acquisto delle famiglie e dell’intera economia, avviando una nuova fase di sviluppo per il Paese.
Di seguito alcuni consigli utili per non incappare in truffe e finte promozioni:

1. Verificare prima della partenza dei saldi il prezzo pieno del prodotto che si intende comperare, se possibile, anche fotografandolo con il telefono cellulare per avere una testimonianza certa. Solo in questo modo sarà possibile valutarne la reale convenienza;
2. Non fermatevi mai davanti alla prima vetrina, girate più negozi, confrontate i prezzi e, in ogni caso, orientatevi verso beni o prodotti che vi servono veramente;
3. Diffidate dalle vetrine tappezzate dai manifesti (che non vi consentono di vedere la merce) o che reclamizzano sconti eccessivi, pari o superiori al 60%;
4. I prodotti venduti a saldo devono essere sì di fine stagione, ma di questa stagione, non di quelle passate! La merce di risulta o di magazzino non può essere mescolata con i prodotti in saldo, ma dovrà essere venduta separatamente;
5. Occhio al cartellino! Su ogni prodotto deve essere indicato, obbligatoriamente ed in modo chiaro e leggibile, il vecchio prezzo, quello nuovo e il valore in percentuale dello sconto;
6. Non esiste l’obbligo di far provare i capi, ciò è a discrezione del negoziante. Il nostro consiglio è, comunque, quello di diffidare nel caso di capi di abbigliamento che si possono solo guardare ma non provare;
7. I commercianti in possesso del POS hanno l’obbligo di accettare il pagamento con carte di credito o bancomat;
8. Conservate sempre lo scontrino quale prova di acquisto. Sarà prezioso in caso di merce fallata o non “conforme”, in quanto obbliga il commerciante alla sostituzione o al rimborso di quanto pagato;
9. Problemi o “bufale” devono essere subito denunciate ai vigili urbani, all’ufficio comunale per il commercio o ad una Associazione dei Consumatori.
10. Per non eccedere con le spese, in ogni caso, stabilite sempre un budget massimo per i vostri acquisti.

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