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Fontanarossa riparte e ritorna alla normalità

Il 5 dicembre ha riaperto i battenti l’aeroporto Vincenzo Bellini di Catania, dopo un mese durante il quale i voli sono stati dirottati, con bus navetta, nel vicino aeroporto della base militare NATO di Sigonella, per permettere la riqualificazione della pista.

La macchina organizzativa della SAC, che ha sovrainteso il funzionamento dello scalo catanese ed ha interamente finanziato il progetto di riqualificazione (20 milioni di euro), ha operato effettuando le accettazioni a Fontanarossa e ha poi gestito i voli nella base militare con un dispiegamento imponente di forze per ridurre al minimo i disagi dei passeggeri, potendo contare sull’apporto considerevole delle maestranze, disponibili al prolungamento dell’orario di lavoro, ai mancati riposi e al buon senso. Sono stati i lavoratori l’elemento chiave che ha fatto funzionare il piano Sigonella 2012, da più parti criticato; gli operai che hanno riconsegnato rapidamente la pista, gli impiegati e gli operatori aeroportuali disposti ad alzarsi alle 3 del mattino per andare a lavorare.

In tal senso possiamo senz’altro tracciare un bilancio positivo di questo lavoro sinergico tra le varie componenti in campo. L’ex sindaco di Catania Enzo Bianco ha dichiarato in una nota inviata al commissario straordinario dell’Enac Vito Riggio: “Certo ci sono stati dei disagi, ma possiamo dire a testa alta che ha funzionato sostanzialmente tutto. Non sarebbe stato possibile congelare l’Aeroporto di Catania, effettuando il passaggio a Reggio Calabria o a Palermo, ma trasferire interamente un aeroporto così grande da Catania ed impiantarlo a Sigonella è stata un’impresa. È stata una scommessa vinta – prosegue il senatore Pd – un’operazione con un impegno logistico, organizzativo, tecnologico davvero di altissimo livello. Finalmente Catania e la Sicilia hanno dimostrato che quando si innesca un circolo virtuoso tra buona politica, buoni amministratori pubblici, lavoratori seri e professionali si possono raggiungere grandi risultati”.

Gli utenti dello scalo etneo hanno lamentato problemi per i lunghi tempi di attesa in uscita da Catania, “una vera maratona”, la frase più gettonata da chi partiva, specie per chi doveva poi far scalo a Fiumicino (gran parte dei voli quotidiani durante questo mese); mentre più fluido è risultato il traffico dal continente verso la nostra isola con tempi di circa 30 minuti per il trasbordo da Sigonella a Catania.

 

Giuseppe Coco

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