Home » Informazione » News » Shakespeare era Messinese? : Analisi storica dell’Architetto Messinese Giuseppe Provenzale sulle origini del drammaturgo “Inglese”

Shakespeare era Messinese? : Analisi storica dell’Architetto Messinese Giuseppe Provenzale sulle origini del drammaturgo “Inglese”

Lo scorso 6 ottobre si é svolto a Londra, presso la sala conferenze dell’ “Hilton London Kensington Hotel” in Holland Park Avenue, il convegno dal tema: “L’amore nelle poesie di William Shakespeare”.

Il meeting, organizzato nell’ambito dell’anno shakespeariano, ha visto la partecipazione dell’architetto messinese Giuseppe Provenzale che ha approfondito le tematiche legate all’identità del drammaturgo e poeta ed i suoi legami con la città di Messina.

William Shakespeare da Stratford o Michelangelo (Giovanni, John) Florio da Messina? L’architetto messinese Giuseppe Provenzale propone un’articolata analisi storica che evoca numerosi ed, apparentemente, fondati interrogativi. Lo “scetticismo costruttivo” dell’architetto Provenzale prende le mosse da una serie di riflessioni:

-“Le opere del Bardo sono state scritte da un W. Shakespeare da Stratford mai uscito dall’Inghilterra (e senza alcun attestato di frequenza scolastica) o da un Michelangelo (o Giovanni, John) Florio colto italiano, giramondo e fuggiasco per motivi religiosi?

-Gli Inglesi si barricano a Stratford-Upon-Avon, gli Italiani (ma non solo) da circa un secolo ricercano notizie che portino in Italia l’identità di ‘Shakespeare’.

-Lamberto Tassinari ha scritto il saggio Shakespeare? È il nome d’arte di John Florio.

-Frances Amelia Yates nel John Florio in The Life of an Italian in Shakespeare’s England (1934) si è fermata un attimo prima della sovrapposizione dei due nomi e ne ha autorevolmente congelato ulteriori studi.

Entrambi li hanno però portati in Italia.

-Il defunto Prof. Martino Juvara, riprendendo studi degli anni 20-30 dello scorso secolo fa coincidere i due personaggi e li porta addirittura a Messina.

Con seguito di humor inglese di sufficienza e accademici sorrisetti ironici.

Juvara ha scritto di un Michelangelo Florio figlio di Giovanni Florio e Guglielmina Crollalanza  nato a Messina il 23 aprile 1654, (stessa data per W. Shakespeare)…”.

Resta comunque il dramma dell’impossibile rivelazione dell’identità floriana del Bardo, e il dubbio che la biblioteca e quei manoscritti di Florio che avrebbero dato una risposta definitiva alla domanda nel titolo non siano veramente spariti. Li aveva lasciati a Lord Pembroke, sicuramente non a un Lord Distratto. Questa ‘mancanza’ di prove è proprio la Prova?

Per saperne di più s’invita a leggere l’estratto dell’intervento al Convegno su ‘L’amore nella poesia di Shakespeare’ svoltosi il 6 ottobre 2012 all’Hilton Kensington Hotel di Londra.

Vi sono riportate risapute notizie biografiche, qualche sottolineatura di incongruenze e principalmente – nuovo contributo – l’analisi comparata di metrica e costruzione del verso nella scrittura di Florio e Shakespeare. Emergono prove? Leggere, please.

All’interno, le affinità e qualche curiosità su personaggi e modi di dire della lingua messinese del ‘500. Anche un ‘mizzica!

 

Lascia un Commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.I campi obbligatori sono evidenziati *

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.